Ebbene, seppur non vi sia una risposta univoca ed esauriente a questa domanda, d’altro canto sappiamo per certo (lo conferma anche la scienza) che la musica può avere diversi effetti positivi sui piccoli pargoletti.

Innanzitutto, può influenzare positivamente lo sviluppo mentale del tuo bambino, a patto però di non esagerare: motivetti e melodie ripetuti all’infinito ad un volume eccessivamente alto, possono risultare irritanti e fastidiosi anche per i più piccoli.

In secondo luogo, la musica può avere un effetto rilassante: ninne nanne e molte ballate o brani musicali possono aiutare i bambini a calmarsi e addormentarsi.

Infine la musica aiuta la socialità del tuo piccolo, poiché costituisce uno strumento con il quale il bambino percepisce l’interesse del genitore nei suoi confronti: ecco perché succede spesso che, una volta terminata una canzone o una melodia particolarmente gradita, il bambino cominci a richiedere attenzioni. 

Ma quale tipo di musica preferire?

Seppur alcuni esperti sostengono che l'ascolto di determinati tipi di musica possa migliorare le funzioni cerebrali di un bambino (per esempio, nel 1993, la psicologa Frances Rauscher illustrò la sua teoria dell'"effetto Mozart", secondo la quale l'ascolto della musica classica sarebbe in grado di migliorare alcune funzioni cerebrali dei bambini, come la capacità di concentrazione e di risoluzione dei problemi matematici), attualmente sembra che non vi sia un genere da preferire rispetto agli altri.

In generale, infatti, qualsiasi melodia lenta o con un ritmo costante (come i ritmi africani o brasiliani) consente di ottenere effetti benefici. Anche la musica pop può andare bene, a patto che non contenga suoni troppo duri, striduli o gravi.

Cantare tu stessa al bambino, infine, può portare effetti altrettanto positivi: ascoltando la voce della sua mamma, il piccolo si sentirà al centro dell’attenzione e sarà più propenso a rilassarsi.